:)))) Bella storia! :) Che vergogna davvero! Ma comunque quello era "solo" il tuo nipotino - il nostro proprio figlio naturalmente non ci farŕ mai schifo! :)
Ma tanto questo č come fanno gli uomini - noi donne, ovviamente, siamo bravissime! :) Anche se il puzzo č lo stesso per tutti... Io una volta volevo cambiare il pannolino al mio nipotino perché aveva fatto la cacca ed ero sola con lui. Ho aperto e sono quasi svenuta! Veramente mi veniva da vomitare, non riuscivo proprio ad avvicinarmi, alla fine ho suonato alla vicina di casa (anche lei aveva un figlio piccolo all'epoca) e ho chiesto se per favore mi dava una mano... che vergogna! :)
Grazie d'avermi fatto ridere, ne avevo bisogno oggi! Ormai so perfettamente come si deve cambiare un pannolino - informazioni importanti per il futuro! :)
Questo mi č arrivato oggi, č troppo divertente! :-))) Forse c'č qualche parola che non conoscete ma il senso si capisce.
Il pannolino
1. Il pannolino puň essere cambiato per tre ragioni:
ť Perché lo dice la mamma
ť Perché lo dice la suocera
ť perché il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticitŕ. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade cosě. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: "E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino, cosa ha fatto l'angioletto?". Poi la mamma va di lŕ e vomita.
A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio č un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra queste la giovinezza. Comunque č studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano č come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non č in grado quasi di girarsi sul fianco, ma č perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giů dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella pancia, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della veritŕ. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata č impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'č: non c'e niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate č piů difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.
4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo sů come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi cade, riuscirŕ comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione č: nella mano sinistra un pollo- trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.
5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giů verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lě spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvč e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. E a quel punto il bambino fa pipě.
6. Il bambino non fa pipě a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giů dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual'č il lato davanti (di solito c'č una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema č stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sě, ma quanto si chiude? Cosě č troppo stretto, cosě č troppo largo, cosě č troppo stretto, cosě č troppo largo. Si puo arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioč inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio cacciň gli uomini dal paradiso terrestre disse: "partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir". Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina č sorprendente e, perfidamente, dispari.
9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirŕ. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirŕ, e che sarŕ mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederŕ: "L'hai messo il borotalco?". Voi direte: "Si'". Con convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore č convinto di avere la nobiltŕ d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giů. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
Non sono sparita, ma ogni tanto dimentico di visitare il sito, quando ho tanto da fare al lavoro (come in questi ultimi giorni). Ma prima o poi mi viene in mente: "vediamo, come stanno Morago e gli altri..." :) Krokodil invece non si fa sentire da un po'. Deve giŕ essere tornata da Hčvěz...
Ho visto solo l'ultima parte del documentario, l'ho scoperto troppo tardi - peccato, era interessante!
Sě, infatti, gli italiani sono in un certo modo tutti uguali... Ci hanno fatto sempre ridere. Ogni volta che eravamo in una discoteca o visitando una cittŕ facendo turiste, c'era qualche ragazzo che ci provava. E non so come, ma sempre vedevano subito che non eravamo italiane (anche se non ci avevano sentito parlare). Questa era la solita domanda: "Ma non siete mica italiane, vero?" E pensavano che questo fatto gli permettasse poi tutto. :)
La vita va increspata da gela... fa correre il lavoro, e la primavera s'aspetta solo a casa. Il tee porta calore e il messaggio della stagione del rinnuovo.
Mi hai fatto sorridere con questo racconto dei ragazzi senesi che ci provavano con voi... pensa che anche il mio fidanzato era un tipo a quel modo, faceva le sue conoscenze alla mensa universitaria o nelle sere d'estate in Piazza e ci provava sempre con le straniere carine. :-) Gli ho anche chiesto se conosce un certo Giorgio, non si sa mai, tra colleghi :-)) ma ha detto di no.
E' un caso ma l'ho incontrato per la prima volta proprio in Piazza, anche se in altre circostanze: me l'ha presentato una mia amica greca (perň lui ha conosciuto la greca alla mensa... no comment!). :DDD
Forse questi giorni piu' tranquilli presentano la vita normale di una citta', con pochi turisti. Spesso mi fanno impazzire.. (nonostante che anch'io ero uno di loro...) Per lungo tempo non potevo viaggare in Italia solo fuori la staggione turistica; era sempre una sensazione piu' originale. Ma quando ero sull'Etna ad esempio negli ultimi giorni d'ottobre, non sentivo solo parole tedesche...
Anche io ho avuto dei problemi con la mia macchina stamattina, quasi non riuscivo a partire, per il mucchio di neve che lo stupido spazzaneve aveva ammontato davanti.
Ma mi sono goduta anche io della bellezza e tranquillitŕ dell'inverno ieri - siamo stati a passeggiare a Dobogokő, e lě pure sembrava d'essere nel Paradiso, incredibile, quanto erano belli gli alberi coperti di neve...
Oh sě, deve essere bella questa tranquillitŕ... Sai, le righe che hai scritto mi hanno fatto pensare ai miei giorni a Siena, quando ci stavo con delle amiche - facevano almeno 35 gradi, c'era il sole splendente, abbiamo preso gelato e caffé al Piazza del Campo, stavamo sedute sul pavimento, in compagnia di tre senesi molto carini... uno si chiamava Giorgio, provava ad attaccare un bottone con me, carinissimo, ma non del tutto il mio tipo... Comunque, quel giorno e quella sera (che abbiamo passato nella casa dell'uno) sono stati tra i miei piů belli di tutta la vita.
Certo, questo periodo non č il massimo della stagione turistica ma ce ne sono comunque. Sai, quasi quasi a me piace di piů cosě che con tutte quelle orde nei giorni del Palio.
Oggi siamo stati in Piazza del Campo a prendere il caffč dopo pranzo, c'era un sole bellissimo pur essendo fredda l'aria e la Piazza quasi deserta che č un po' triste ma trasmette una tranquillitŕ... insomma, non per farvi venire l'invidia ma ci si stava come in Paradiso, spalmati al sole senza giacca, in maglione! :-))) E non pensare che faccia cosě caldo, all'ombra ci sono 3-4 gradi e stamattina la mia macchina non ne voleva sapere di camminare per come era ghiacciata, il motore si spengeva in continuazione! :-)
solo in dicembre avevo cominciato a visitare l'index, cioe' solo alcuni giorni fa ho trovato questo posto... E poiche' non posso praticare la lingua, penso che sia utile "chiaccherare" in questo modo.
Come va a Siena, penso che la citta' sia quasi vuota, no? Sola una volta sono stato la', per alcune ore... ma mi e' paciuta tanto.
Per fortuna il freddo si limita alla campagna, anzi soltanto alcuni paesi nord. Qua a Budapet fa freddo ma non troppo.. e per fortuna l'aria e' secca cosi' non si puo' sentire i "denti dell'inverno"
Tu dove stai in questi giorni felici dell'anno nuovo, scusami, se posso essere curioso? (naturalmente potrei rileggere il sito ma... sono pigro.. scusami :)))
Ho visto leggendo le notizie che c'č un freddo record in Ungheria... per cui vi mando un caloroso abbraccio, cercate di resistere che prima o poi passerŕ! :-)))
La prossima volta che venite, fagli vedere la pista del Varosliget! E' abbastanza grande, forse gli viene la voglia di provarlo. Un anno fa ci sono stata con una mia amica e suo marito siciliano, che non aveva pattinato mai prima. Non dico che andava benissimo, ma credo che gli sia piaciuto...
Sapevo della pista ma non ho assolatemente avuto tempo per andarci.
Qui andrei volentieri anche se č piccola ma G. non sa pattinare ed ha anche paura di provarlo proprio perché la pista č piccola e ci sono i soliti ragazzacci che vanno come pazzi, č facile venire travolti e trovarsi al pronto soccorso magari con una frattura. Ha detto che se fosse piů grande e piů tranquilla, sarebbe curioso di fare un esperimento ma cosě non č una cosa molto prudente.
Pattinare piace anche a me! D'inverno sul ghiaccio, d'estate a rotelle... (Ho ricevuto come regalo di Natale anche nuovi pattini a rotelle da mio marito ed i suoi genitori!) Hai sentito/visto che hanno creato una pista davanti al parlamento per le vacanze invernali? Ci siamo andati a vederlo, era molto bello.
Poi faccio aerobica giŕ da dodici anni, sono anche istruttrice d'aerobica ma non lo pratico. Perň vado al fitness due volte alla settimana. Anche io ho problemi con la schiena. Ho un collega che si occupa di terapia naturale. Una volta mi fece un massaggio e mi disse che una mia gamba era piů corta dell'altra, per cui una vertebra era traversa. Piů o meno fin dall'estate ogni tanto sento anche un dolore forte alla cintola, che deve essere per questo. (Lumbŕgň, in ungherese...) Questo tizio mi ha detto di poter aiutarci con qualche trattamento. Ora aspetto che apra il suo studio qua vicino.
Bentornata, Caterina! :)) Saper sciare deve essere molto bello, anch'io l'ho provato solo una volta, per un giorno, quindi mi ricordo solo i bei lividi che mi ero procurata... certo non posso dire di aver imparato qualcosa! Perň so pattinare sul ghiaccio e mi piace tanto! Qui a Siena purtroppo non c'č la pista, la mettono al parco solo in questo periodo ed č anche molto piccola. :(
Voi praticate qualche sport? Io da quando sono in Italia non faccio piů nulla :((( ma prima andavo in piscina a nuotare e facevo aerobica. Ora ho deciso di fare almeno un po' di ginnastica a casa perché spesso mi fa male la schiena (sto troppe ore davanti al computer). La mamma della mia amica ungherese č fisioterapista e mi ha dato una cassetta con gli esercizi da fare, in tutto dura un'ora ma lei ha detto che basta fare una ventina di minuti al giorno, l'importante č la regolaritŕ. Ci sto provando...
Buongiorno e buon anno nuovo!!!
Come va? Avete raccontato poco...
Io sto benissimo, non ho tanta voglia di lavorare, ma che ci posso fare... Fuori sta nevicando forte forte - ora c'č la neve, quando ce ne sarebbe stato bisogno, non c'era nulla. Sono andata con mio marito e alcuni amici a sciare in Austria per il Capodanno, per 4 giorni. Non lo avevamo mai provato, nessuno di noi, quindi č stato abbastanza buffo... Ci siamo divertiti moltissimo, e siamo perfino riusciti ad imparare un po' a sciare. Ci č piaciuto cosě tanto che vogliamo ritornarci forse a febbraio.
Il Capodanno l'abbiamo passato nella casa affittata, giocando "Activity" e a carte. La serata prima avevamo giŕ bevuto abbastanza, allora quella sera č stata piů tranquilla, ma divertente lo stesso.
Buon anno a tutti voi!
Ciao morago!
Le feste abbiamo passato bene e quest'anno abbastanza tranquillamente. Il capodanno abbiamo trascorso a casa, a mentre quardavo la TV, ognitanto ero in contatto con amici del net.
Martedí partiamo a Heviz per cure balneari. Comunque proveró di farmi viva anche di lá.
Come sono andate le feste?
Per me č stato bello ma stressante, prima perché correvo dietro i regali di Natale, poi per riuscire ad incontrare i vecchi e i nuovi amici. Insomma, a casa sono stata molto poco, ero sempre in giro.
Sono tornata il 30 e ho passato il Capodanno con il mio compagno, siamo stati a mangiare in un ristorante, poi in centro a passeggiare.